Oreste Campese è capocomico di una compagnia itinerante di guitti - formata dalla sua famiglia - che si trova in pieno inverno in un non meglio specificato paese dell'Italia centrale. Durante il prologo, Campese ricostruisce l'antefatto: la compagnia ha subito la disgrazia della perdita del "capannone", una struttura teatrale mobile finita in cenere a causa di un incendio accidentale. Le fiamme hanno risparmiato solo le casse dei trucchi e dei costumi, che sono state opportunamente messe in salvo.