Emilio Ricci, maestro elementare, torna dopo qualche anno nella natìa Terni per prendere possesso della cattedra assegnatagli dalla scuola Michelangelo, il cui direttore è Giulio Labua, suo caro amico d'infanzia. Ma appena arrivato, a causa di un equivoco, cominciano a spargersi delle voci maligne su di lui, secondo le quali egli sarebbe uno spacciatore. Quando poi queste calunnie arrivano all'orecchio della signora Marzia Antognazzi, presidente del circolo didattico, quest'ultima convoca Emilio per avere spiegazioni. Sebbene il maestro cerchi di discolparsi in tutti i modi, la signora Antognazzi non crede alla sua versione e chiede una temporanea sospensione dal servizio per lui, in attesa di far luce su questa faccenda. Ma grazie all'intervento del padre di Emilio, il colonnello Vittorio Ricci, la verità viene a galla ed Emilio viene assunto con formula piena. Nel frattempo Emilio fa la conoscenza di Barbara Loriani, una giovane e bella maestra della sua stessa scuola, che casualmente viene ad abitare nel suo stesso palazzo, proprio nell'appartamento di fronte al suo, e che si scopre essere la fidanzata di Giulio.